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Trasporti e pendolarismo

Lavorare da casa (soluzioni per il management online)

Finalità/obiettivi

Finalità/obiettivi

Finalità/obiettivi

Parametro di sostenibilità ambientale

Parametro di sostenibilità ambientale

Parametro di sostenibilità ambientale

Struttura/contenuti/descrizione

Sempre più frequentemente negli ultimi tempi termini come lavoro a distanza, telelavoro, smart working, lavoro da casa sono entrati a far parte di un lessico quotidiano, a indicare quella modalità lavorativa di chi resta a casa per lavorare, non spostandosi fisicamente in un ufficio. Perlopiù ciò ha a che vedere con un lavoro compiuto principalmente su schermo e comunque tramite dispositivi digitali. Più fattori concomitanti come il progresso della digitalizzazione, la pandemia di COVID-19 e il passaggio a un'economia più basata sulla conoscenza, hanno contribuito a rendere in molti paesi l'opzione del lavoro a distanza preferibile per datori di lavoro e dipendenti. Secondo uno studio, circa la metà di tutti i lavori negli Stati Uniti potrebbe essere svolto da remoto (McKinsey & Company, 2020).

Remote work sounds great, but is it sustainable and/or good for the environment? There are some reasons why remote work is considered harmful for the environment: Office buildings are designed to utilise energy better than homes. Therefore, gathering everybody into a heated or cooled building uses less energy than each worker heating or cooling their individual home. Additionally, materials and transport to ship supplies or equipment to remote workers burn environmental resources and people working from home might need to travel more to have in-person meetings or to see clients. Furthermore, the energy and bandwidth project managers use on things like video calls translate to CO2 emissions, meaning that computer and internet usage aren’t without consequences.

Tuttavia, nell’ottica di politiche tese a promuovere una sostenibilità ambientale, il lavoro a distanza potrebbe non essere di fatto così sostenibile come appare. In primo luogo, gli edifici appositamente progettati come ambiente lavorativo presentano consumi energetici più efficienti delle abitazioni. Pertanto, riunire tutti in un edificio riscaldato o raffreddato adeguatamente a seconda delle esigenze consuma meno energia di ciascun lavoratore impegnato a riscaldare o raffreddare il proprio ambiente a casa. Inoltre, i materiali e il trasporto per spedire forniture o attrezzature ai lavoratori da remoto consumano risorse ambientali e le persone che lavorano da casa potrebbero dover viaggiare di più per incontri in presenza o per vedere i clienti. Inoltre, cosa da non sottovalutare, l’incremento significativo della connessione online non è privo di conseguenze per quanto riguarda l’impatto ambientale e le emissioni CO2. Uno studio molto recente condotto negli Stati Uniti ha rilevato un aumento del consumo di elettricità residenziale, mentre il consumo industriale e commerciale è diminuito durante la pandemia di Covid-19. L'aumento del 16% durante l'orario di lavoro compensa le flessioni dei clienti commerciali e industriali (Cicala, 2020). L'aumento dei consumi residenziali può essere positivamente associato alla quota di forza lavoro che può lavorare da casa. Da aprile a luglio 2020, la spesa totale in eccesso per l'elettricità residenziale è stata di quasi $ 6 miliardi (Cicala, 2020).
D'altro canto, il vantaggio del lavoro a distanza per l’ambiente non è privo di argomentazioni: il pendolarismo è ridotto o eliminato per i lavoratori a distanza (diminuzione delle emissioni di CO2 pari al 39,5%) (NATIONAL BUREAU OF ECONOMICS RESEARCH,, 2021). Ciò consente di risparmiare sul carburante o sull'elettricità di cui il veicolo ha bisogno. Ciò riduce anche il traffico, l'usura del manto stradale, le emissioni e i gas serra dei veicoli e l'inquinamento. Le persone potrebbero utilizzare meno carta (il che riduce gli sprechi di carta del 32,2%) (NATIONAL BUREAU OF ECONOMICS RESEARCH, 2021), stampando e copiando meno pagine a casa rispetto a quando si è in ufficio. Inoltre, in termini di consumo di carta, le persone usano meno carta e bicchieri di plastica di quanto abitualmente sono portate a fare in ufficio (riduzione del consumo di energia del 20,5%). Se l'ufficio dispone di macchine da caffè a cialde non rispettose dell'ambiente che invece il lavoratore non ha a casa, anche gli sprechi saranno ridotti. Potrebbe essere necessario acquistare (ed eventualmente produrre) meno mobili e attrezzature (telefoni, fotocopiatrici, stampanti, etc.) (BUREAU NAZIONALE DI RICERCA ECONOMICA, 2021). Ciò porterebbe a un minor utilizzo di materiali di consumo spesso non sostenibili, come le cartucce di inchiostro.

Che dire delle videochiamate che causano emissioni di CO2?
Secondo una statistica, un'ora di videochiamata ultra-HD produce 2,8 kg di CO2 per partecipante. Immaginiamo una media di 3 ore di videochiamate al giorno, moltiplicato per circa 260 giorni lavorativi in un anno, porta all’equivalente di 2.184 kg di CO2 all'anno per le videochiamate (CMSWIRE, 2020). Spegnere la videocamera durante le videochiamate potrebbe ridurre le emissioni di carbonio del 96% (Forbes, 2021).
Un altro punto interessante da sottolineare è l'impatto del lavoro a distanza sulla salute fisica e mentale delle persone, nonché sulla qualità dei risultati prodotti. Tra le conseguenze va evidenziato l’isolamento sociale, la gestione difficoltosa del proprio tempo, la difficoltà di marcare una linea netta tra vita personale e professionale, l’incremento delle distrazioni, la difficoltà di comunicazione e coordinamento, etc.

Il lavoro da casa è eco-sostenibile?
La maggior parte dei segnali sembra indicare il lavoro a distanza come più utile per l'ambiente che no. Il che è diventato chiaramente più evidente durante i vari lockdown dovuti alla pandemia, sebbene non sembra che i miglioramenti ambientali siano di per sé attribuibili ai soli lavoratori che hanno optato per la modalità da remoto. Dunque la risposta per il momento più verosimile e precisa alla domanda sulla sostenibilità ambientale dello smart working è: "Dipende!". Da una parte le persone lavorando da casa rinunciano alla tratta in automobile per raggiungere il luogo di lavoro e quindi ciò riduce le emissioni di CO2, dall’altra parte c’è un aumento dei consumi energetici da casa. L’impronta ecologica sarà quindi maggiore per le persone già prima abituate a usare i mezzi pubblici. Un buon consiglio per tutti coloro che lavorano da casa è pertanto quello di cercare di utilizzare meno energia, quantomeno per risparmiare sui costi alti in bolletta. (Spegni le luci, scollega i dispositivi ed evita il riscaldamento o il raffreddamento non indispensabili, se possibile.)
I comportamenti fonte di stress per le condizioni ambientali possono essere modificati e migliorati. Molti di noi preferirebbero meno riunioni, sia in video che di persona. Il modo in cui riscaldiamo o raffreddiamo le nostre case o i nostri appartamenti può essere migliorato da elettrodomestici e approcci più efficienti dal punto di vista energetico. Con la pandemia che ci costringe a telefonate o videochiamate, l’impatto ambientale dei viaggi e degli spostamenti si ridurrà significativamente in futuro.

Struttura/contenuti/descrizione

Sempre più frequentemente negli ultimi tempi termini come lavoro a distanza, telelavoro, smart working, lavoro da casa sono entrati a far parte di un lessico quotidiano, a indicare quella modalità lavorativa di chi resta a casa per lavorare, non spostandosi fisicamente in un ufficio. Perlopiù ciò ha a che vedere con un lavoro compiuto principalmente su schermo e comunque tramite dispositivi digitali. Più fattori concomitanti come il progresso della digitalizzazione, la pandemia di COVID-19 e il passaggio a un'economia più basata sulla conoscenza, hanno contribuito a rendere in molti paesi l'opzione del lavoro a distanza preferibile per datori di lavoro e dipendenti. Secondo uno studio, circa la metà di tutti i lavori negli Stati Uniti potrebbe essere svolto da remoto (McKinsey & Company, 2020).

Remote work sounds great, but is it sustainable and/or good for the environment? There are some reasons why remote work is considered harmful for the environment: Office buildings are designed to utilise energy better than homes. Therefore, gathering everybody into a heated or cooled building uses less energy than each worker heating or cooling their individual home. Additionally, materials and transport to ship supplies or equipment to remote workers burn environmental resources and people working from home might need to travel more to have in-person meetings or to see clients. Furthermore, the energy and bandwidth project managers use on things like video calls translate to CO2 emissions, meaning that computer and internet usage aren’t without consequences.

Tuttavia, nell’ottica di politiche tese a promuovere una sostenibilità ambientale, il lavoro a distanza potrebbe non essere di fatto così sostenibile come appare. In primo luogo, gli edifici appositamente progettati come ambiente lavorativo presentano consumi energetici più efficienti delle abitazioni. Pertanto, riunire tutti in un edificio riscaldato o raffreddato adeguatamente a seconda delle esigenze consuma meno energia di ciascun lavoratore impegnato a riscaldare o raffreddare il proprio ambiente a casa. Inoltre, i materiali e il trasporto per spedire forniture o attrezzature ai lavoratori da remoto consumano risorse ambientali e le persone che lavorano da casa potrebbero dover viaggiare di più per incontri in presenza o per vedere i clienti. Inoltre, cosa da non sottovalutare, l’incremento significativo della connessione online non è privo di conseguenze per quanto riguarda l’impatto ambientale e le emissioni CO2. Uno studio molto recente condotto negli Stati Uniti ha rilevato un aumento del consumo di elettricità residenziale, mentre il consumo industriale e commerciale è diminuito durante la pandemia di Covid-19. L'aumento del 16% durante l'orario di lavoro compensa le flessioni dei clienti commerciali e industriali (Cicala, 2020). L'aumento dei consumi residenziali può essere positivamente associato alla quota di forza lavoro che può lavorare da casa. Da aprile a luglio 2020, la spesa totale in eccesso per l'elettricità residenziale è stata di quasi $ 6 miliardi (Cicala, 2020).
D'altro canto, il vantaggio del lavoro a distanza per l’ambiente non è privo di argomentazioni: il pendolarismo è ridotto o eliminato per i lavoratori a distanza (diminuzione delle emissioni di CO2 pari al 39,5%) (NATIONAL BUREAU OF ECONOMICS RESEARCH,, 2021). Ciò consente di risparmiare sul carburante o sull'elettricità di cui il veicolo ha bisogno. Ciò riduce anche il traffico, l'usura del manto stradale, le emissioni e i gas serra dei veicoli e l'inquinamento. Le persone potrebbero utilizzare meno carta (il che riduce gli sprechi di carta del 32,2%) (NATIONAL BUREAU OF ECONOMICS RESEARCH, 2021), stampando e copiando meno pagine a casa rispetto a quando si è in ufficio. Inoltre, in termini di consumo di carta, le persone usano meno carta e bicchieri di plastica di quanto abitualmente sono portate a fare in ufficio (riduzione del consumo di energia del 20,5%). Se l'ufficio dispone di macchine da caffè a cialde non rispettose dell'ambiente che invece il lavoratore non ha a casa, anche gli sprechi saranno ridotti. Potrebbe essere necessario acquistare (ed eventualmente produrre) meno mobili e attrezzature (telefoni, fotocopiatrici, stampanti, etc.) (BUREAU NAZIONALE DI RICERCA ECONOMICA, 2021). Ciò porterebbe a un minor utilizzo di materiali di consumo spesso non sostenibili, come le cartucce di inchiostro.

Che dire delle videochiamate che causano emissioni di CO2?
Secondo una statistica, un'ora di videochiamata ultra-HD produce 2,8 kg di CO2 per partecipante. Immaginiamo una media di 3 ore di videochiamate al giorno, moltiplicato per circa 260 giorni lavorativi in un anno, porta all’equivalente di 2.184 kg di CO2 all'anno per le videochiamate (CMSWIRE, 2020). Spegnere la videocamera durante le videochiamate potrebbe ridurre le emissioni di carbonio del 96% (Forbes, 2021).
Un altro punto interessante da sottolineare è l'impatto del lavoro a distanza sulla salute fisica e mentale delle persone, nonché sulla qualità dei risultati prodotti. Tra le conseguenze va evidenziato l’isolamento sociale, la gestione difficoltosa del proprio tempo, la difficoltà di marcare una linea netta tra vita personale e professionale, l’incremento delle distrazioni, la difficoltà di comunicazione e coordinamento, etc.

Il lavoro da casa è eco-sostenibile?
La maggior parte dei segnali sembra indicare il lavoro a distanza come più utile per l'ambiente che no. Il che è diventato chiaramente più evidente durante i vari lockdown dovuti alla pandemia, sebbene non sembra che i miglioramenti ambientali siano di per sé attribuibili ai soli lavoratori che hanno optato per la modalità da remoto. Dunque la risposta per il momento più verosimile e precisa alla domanda sulla sostenibilità ambientale dello smart working è: "Dipende!". Da una parte le persone lavorando da casa rinunciano alla tratta in automobile per raggiungere il luogo di lavoro e quindi ciò riduce le emissioni di CO2, dall’altra parte c’è un aumento dei consumi energetici da casa. L’impronta ecologica sarà quindi maggiore per le persone già prima abituate a usare i mezzi pubblici. Un buon consiglio per tutti coloro che lavorano da casa è pertanto quello di cercare di utilizzare meno energia, quantomeno per risparmiare sui costi alti in bolletta. (Spegni le luci, scollega i dispositivi ed evita il riscaldamento o il raffreddamento non indispensabili, se possibile.)
I comportamenti fonte di stress per le condizioni ambientali possono essere modificati e migliorati. Molti di noi preferirebbero meno riunioni, sia in video che di persona. Il modo in cui riscaldiamo o raffreddiamo le nostre case o i nostri appartamenti può essere migliorato da elettrodomestici e approcci più efficienti dal punto di vista energetico. Con la pandemia che ci costringe a telefonate o videochiamate, l’impatto ambientale dei viaggi e degli spostamenti si ridurrà significativamente in futuro.

Struttura/contenuti/descrizione

Sempre più frequentemente negli ultimi tempi termini come lavoro a distanza, telelavoro, smart working, lavoro da casa sono entrati a far parte di un lessico quotidiano, a indicare quella modalità lavorativa di chi resta a casa per lavorare, non spostandosi fisicamente in un ufficio. Perlopiù ciò ha a che vedere con un lavoro compiuto principalmente su schermo e comunque tramite dispositivi digitali. Più fattori concomitanti come il progresso della digitalizzazione, la pandemia di COVID-19 e il passaggio a un'economia più basata sulla conoscenza, hanno contribuito a rendere in molti paesi l'opzione del lavoro a distanza preferibile per datori di lavoro e dipendenti. Secondo uno studio, circa la metà di tutti i lavori negli Stati Uniti potrebbe essere svolto da remoto (McKinsey & Company, 2020).

Remote work sounds great, but is it sustainable and/or good for the environment? There are some reasons why remote work is considered harmful for the environment: Office buildings are designed to utilise energy better than homes. Therefore, gathering everybody into a heated or cooled building uses less energy than each worker heating or cooling their individual home. Additionally, materials and transport to ship supplies or equipment to remote workers burn environmental resources and people working from home might need to travel more to have in-person meetings or to see clients. Furthermore, the energy and bandwidth project managers use on things like video calls translate to CO2 emissions, meaning that computer and internet usage aren’t without consequences.

Tuttavia, nell’ottica di politiche tese a promuovere una sostenibilità ambientale, il lavoro a distanza potrebbe non essere di fatto così sostenibile come appare. In primo luogo, gli edifici appositamente progettati come ambiente lavorativo presentano consumi energetici più efficienti delle abitazioni. Pertanto, riunire tutti in un edificio riscaldato o raffreddato adeguatamente a seconda delle esigenze consuma meno energia di ciascun lavoratore impegnato a riscaldare o raffreddare il proprio ambiente a casa. Inoltre, i materiali e il trasporto per spedire forniture o attrezzature ai lavoratori da remoto consumano risorse ambientali e le persone che lavorano da casa potrebbero dover viaggiare di più per incontri in presenza o per vedere i clienti. Inoltre, cosa da non sottovalutare, l’incremento significativo della connessione online non è privo di conseguenze per quanto riguarda l’impatto ambientale e le emissioni CO2. Uno studio molto recente condotto negli Stati Uniti ha rilevato un aumento del consumo di elettricità residenziale, mentre il consumo industriale e commerciale è diminuito durante la pandemia di Covid-19. L'aumento del 16% durante l'orario di lavoro compensa le flessioni dei clienti commerciali e industriali (Cicala, 2020). L'aumento dei consumi residenziali può essere positivamente associato alla quota di forza lavoro che può lavorare da casa. Da aprile a luglio 2020, la spesa totale in eccesso per l'elettricità residenziale è stata di quasi $ 6 miliardi (Cicala, 2020).
D'altro canto, il vantaggio del lavoro a distanza per l’ambiente non è privo di argomentazioni: il pendolarismo è ridotto o eliminato per i lavoratori a distanza (diminuzione delle emissioni di CO2 pari al 39,5%) (NATIONAL BUREAU OF ECONOMICS RESEARCH,, 2021). Ciò consente di risparmiare sul carburante o sull'elettricità di cui il veicolo ha bisogno. Ciò riduce anche il traffico, l'usura del manto stradale, le emissioni e i gas serra dei veicoli e l'inquinamento. Le persone potrebbero utilizzare meno carta (il che riduce gli sprechi di carta del 32,2%) (NATIONAL BUREAU OF ECONOMICS RESEARCH, 2021), stampando e copiando meno pagine a casa rispetto a quando si è in ufficio. Inoltre, in termini di consumo di carta, le persone usano meno carta e bicchieri di plastica di quanto abitualmente sono portate a fare in ufficio (riduzione del consumo di energia del 20,5%). Se l'ufficio dispone di macchine da caffè a cialde non rispettose dell'ambiente che invece il lavoratore non ha a casa, anche gli sprechi saranno ridotti. Potrebbe essere necessario acquistare (ed eventualmente produrre) meno mobili e attrezzature (telefoni, fotocopiatrici, stampanti, etc.) (BUREAU NAZIONALE DI RICERCA ECONOMICA, 2021). Ciò porterebbe a un minor utilizzo di materiali di consumo spesso non sostenibili, come le cartucce di inchiostro.

Che dire delle videochiamate che causano emissioni di CO2?
Secondo una statistica, un'ora di videochiamata ultra-HD produce 2,8 kg di CO2 per partecipante. Immaginiamo una media di 3 ore di videochiamate al giorno, moltiplicato per circa 260 giorni lavorativi in un anno, porta all’equivalente di 2.184 kg di CO2 all'anno per le videochiamate (CMSWIRE, 2020). Spegnere la videocamera durante le videochiamate potrebbe ridurre le emissioni di carbonio del 96% (Forbes, 2021).
Un altro punto interessante da sottolineare è l'impatto del lavoro a distanza sulla salute fisica e mentale delle persone, nonché sulla qualità dei risultati prodotti. Tra le conseguenze va evidenziato l’isolamento sociale, la gestione difficoltosa del proprio tempo, la difficoltà di marcare una linea netta tra vita personale e professionale, l’incremento delle distrazioni, la difficoltà di comunicazione e coordinamento, etc.

Il lavoro da casa è eco-sostenibile?
La maggior parte dei segnali sembra indicare il lavoro a distanza come più utile per l'ambiente che no. Il che è diventato chiaramente più evidente durante i vari lockdown dovuti alla pandemia, sebbene non sembra che i miglioramenti ambientali siano di per sé attribuibili ai soli lavoratori che hanno optato per la modalità da remoto. Dunque la risposta per il momento più verosimile e precisa alla domanda sulla sostenibilità ambientale dello smart working è: "Dipende!". Da una parte le persone lavorando da casa rinunciano alla tratta in automobile per raggiungere il luogo di lavoro e quindi ciò riduce le emissioni di CO2, dall’altra parte c’è un aumento dei consumi energetici da casa. L’impronta ecologica sarà quindi maggiore per le persone già prima abituate a usare i mezzi pubblici. Un buon consiglio per tutti coloro che lavorano da casa è pertanto quello di cercare di utilizzare meno energia, quantomeno per risparmiare sui costi alti in bolletta. (Spegni le luci, scollega i dispositivi ed evita il riscaldamento o il raffreddamento non indispensabili, se possibile.)
I comportamenti fonte di stress per le condizioni ambientali possono essere modificati e migliorati. Molti di noi preferirebbero meno riunioni, sia in video che di persona. Il modo in cui riscaldiamo o raffreddiamo le nostre case o i nostri appartamenti può essere migliorato da elettrodomestici e approcci più efficienti dal punto di vista energetico. Con la pandemia che ci costringe a telefonate o videochiamate, l’impatto ambientale dei viaggi e degli spostamenti si ridurrà significativamente in futuro.

PRO/CONTRO dell’azione

Pro: Contro:

PRO/CONTRO dell’azione

Pro: Contro:

PRO/CONTRO dell’azione

Pro: Contro:

Prassi certificata/Non certificata

Non certificata

Prassi certificata/Non certificata

Non certificata

Prassi certificata/Non certificata

Non certificata

Fonti & Risorse

Telework in the EU before and after the COVID-19: where we were, where we head to ec.europa.eu

Why working from home might be less sustainable www.bbc.com

Fonti & Risorse

Telework in the EU before and after the COVID-19: where we were, where we head to ec.europa.eu

Why working from home might be less sustainable www.bbc.com

Fonti & Risorse

Telework in the EU before and after the COVID-19: where we were, where we head to ec.europa.eu

Why working from home might be less sustainable www.bbc.com

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